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  • Legno, arredo: appello al Governo per proroga cessione credito e sconto in fattura
15 Novembre 2021

Nella legge di bilancio 2022, la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura sarebbe applicata solo al Superbonus mentre non riguarderebbe l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni.

Se tale interpretazione venisse confermata gli effetti per il settore italiano dei serramenti sarebbero deleteri. Lo scrivono i presidenti di 8 associazioni della filiera italiana dei serramenti (tra le quali Confartigianato Legno Arredo) in una lettera inviata al Presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia, dello Sviluppo economico, della Transizione ecologica.

Le 8 associazioni (Anfit – Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, Assovetro – Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro, Confartigianato LegnoArredo, LegnoLegno Consorzio Nazionale Serramentisti, EdilegnoArredo ed Assotende di FederlegnoArredo, PVC Forum Italia Centro di informazione sul PVC e UNICMI Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti) che rappresentano le realtà industriali e artigianali della filiera italiana dei serramenti e delle schermature solari, hanno attentamente letto le bozze circolanti del dl bilancio 2022 e hanno molto apprezzato la proroga dell’Ecobonus 50% e del Bonus Ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2024.

Al tempo stesso – si legge nella lettera inviata al Governo – le nostre associazioni e le migliaia di imprese del settore sono estremamente perplesse su un punto: il testo del dl attualmente circolante avrebbe esteso la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura solo al Superbonus escludendo di fatto questa possibilità per l’Ecobonus e per il Bonus Ristrutturazioni.

Se venisse confermata questa interpretazione limitativa del comma 2 dell’articolo 8 della bozza del dl bilancio gli effetti sul comparto sarebbero deleteri.
Tutte le imprese industriali e artigianali della filiera – scrivono gli 8 Presidenti – hanno infatti investito cifre considerevoli dei propri bilanci in campagne di comunicazione, in piattaforme finanziarie e in accordi con il settore del credito o delle multiutilities volte a comunicare e offrire la cessione del credito o lo sconto in fattura ai consumatori italiani. Senza questi due strumenti, nei fatti, sia l’Ecobonus, sia il Bonus Ristrutturazioni subirebbero un depotenziamento sostanziale provocando gravi conseguenze sui bilanci delle imprese e rischiando di provocare una brusca frenata al circolo virtuoso della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano verso il quale il comparto di serramenti e schermature solari ha fornito un contributo straordinario negli ultimi anni.

Sconto in fattura e cessione del credito sono strumenti da poco tempo a disposizione del mercato e interromperli proprio quando stanno sedimentandosi fra i consumatori italiani e dopo un impegno gravoso dell’intera filiera (dal settore industriale alla più piccola realtà artigianale) significherebbe vanificare il raccolto dopo la semina.
Con questa lettera – concludono – le nostre associazioni richiedono l’impegno del Governo su questa tematica, o fornendo una chiave interpretativa estensiva del testo già circolante riguardo la proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura fino al 31 dicembre 2024 o esplicitando attraverso un apposito emendamento concordato fra Governo e Parlamento la  proroga.

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