Il nuovo piano nazionale Transizione 4.0, approvato nella legge di bilancio 2021, consiste in un investimento di circa 24 miliardi finalizzato a sostenere la ripresa economica e a dare stabilità alle imprese, accompagnandole nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale e rilanciare il ciclo degli investimenti.
Sostituisce il precedente Impresa 4.0 e le misure previste fino all’anno scorso per gli investimenti in beni strumentali.
Il nuovo piano è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano – questo quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli”.
Il piano prevede una nuova durata delle misure, un potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.
Il Piano Transizione 4.0 “si rivolge a tutte le imprese residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022”.
Le imprese devono essere in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e con il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Le agevolazioni, prevalentemente di natura fiscale, consistono nella possibilità di beneficiare di un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture ubicate in Italia, effettuati dal 16 novembre 2020 (decorrenza retroattiva) fino al 31 dicembre 2022. È prevista anche una proroga di sei mesi, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
I beni agevolabili sono i medesimi previsti dalle precedenti disposizioni (sono esclusi quindi autovetture e immobili). Ricordiamo l’obbligo di riportare in fattura il riferimento normativo al fine di usufruire dell’agevolazione.
Beni materiali e immateriali nuovi (per i quali non si ha diritto all’agevolazione 4.0): il credito d’imposta sarà pari al 10% per investimenti fino a 2 milioni di euro se acquistati dal 16.11.2020 al 31.12.2021 e pari al 6 % se acquistati tra il 1.1.2021 e 31.12.2022. Il credito d’imposta sale al 15% per gli investimenti effettuati in strumenti e dispositivi tecnologici finalizzati all’implementazione di forme di lavoro agile (Smart Working 4.0).
Beni materiali 4.0: il credito d’imposta è riconosciuto in misura differenziata : fino a euro 2,5 milioni il credito sarà pari al 50% dal 16.11.2020 al 31.12.2021 e al 40% nel 2022; per investimenti superiori a euro 2,5 milioni e fino a euro 10 milioni il credito sarà pari al 30% dal 16.11.2020 al 31.12.2021 e al 20% nel 2022; per investimenti superiori a euro 10 milioni e fino a euro 20 milioni il credito sarà pari al 10% dal 16.11.2020 al 31.12.2022. Si ricorda la necessità di conservare un attestato e per importi superiori a euro 300.000 avere una perizia asseverata.
Beni immateriali 4.0: il credito d’imposta associato a tali beni (inclusi Software 4.0), per l’intero biennio di proroga del piano (2021-2022), si eleva al 20%, con un massimale che passa da 700 mila euro a 1 milione di euro.
Investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione, design e green: per gli investimenti in ricerca e sviluppo il credito d’imposta riconosciuto passa dal 12% al 20%, con massimale da 3 milioni a 4 milioni di euro; per gli investimenti in innovazione tecnologica, design e ideazione estetica il credito d’imposta riconosciuto è del 10% con massimale di 2 milioni di euro; per gli investimenti in innovazione tecnologica finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi allo scopo di ottenere una transizione ecologica (Green) e digitale, il credito d’imposta riconosciuto è del 15% con massimale di 2 milioni di euro.
Credito d’imposta Formazione 4.0: si consente all’impresa di utilizzare il nuovo credito d’imposta Formazione 4.0 per le spese sostenute in formazione dei dipendenti e degli imprenditori nell’ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).
Per informazioni contattare il proprio consulente del servizio di contabilità o la segreteria fiscale al numero 0521 219236.