30 Aprile 2020

Nel pomeriggio di mercoledì 29 aprile si è tenuto un collegamento video gratuito che Confartigianato Imprese Parma ha organizzato con l’Ausl di Parma per le imprese associate in vista dell’apertura di alcune attività il 4 maggio.
In particolare, oggetto dell’incontro, è stato un esame dei Protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il governo e le parti sociali.
Infatti il DPCM del 26 aprile 2020 (illustrato dal presidente Giuseppe Conte in diretta TV) contiene diversi allegati che specificano quali sono o possono essere, le procedure da attuare in azienda per la salvaguardia dei lavoratori e come prevenzione da virus Covid-19.
• Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali.
• Protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento del virus Covid-19 nei cantieri.
• Protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento del virus Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica.
Con Luigi Roccatto, direttore del servizio di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ausl e Stefano Moretti dirigente tecnico Ausl di Parma si sono affrontati nello specifico i primi due protocolli, ambienti di lavoro e cantieri.
La conferenza, moderata dal segretario provinciale Ivano Mangi, è stata introdotta da un intervento del presidente provinciale Leonardo Cassinelli, che ha sottolineato la necessità di procedere a una graduale riapertura di tutte le attività in un’ottica di sicurezza per l’artigiano e i suoi lavoratori.
Paolo Cozzolino, direttore del dipartimento di Sanità Pubblica Ausl di Parma, aggiornando i dati sul territorio provinciale, ha colto l’occasione per spiegare la differenza fra tampone naso-faringeo e il test rapido sierologico che anche la nostra regione ha avviato per i lavoratori della sanità pubblica e per le aziende che lo riterrebbero opportuno. L’efficacia e la certezza del risultato rimane per ora meglio definita dal tampone.
Il dialogo sui protocolli fra i dirigenti dell’Ausl e Stefano Dondi responsabile scientifico ufficio ambiente e sicurezza Confartigianato Parma può essere così sintetizzato.
Il protocollo individua dei punti da verificare:
1. Informazione in azienda
2. Modalità di ingresso in azienda
3. Modalità di accesso dei fornitori esterni
4. Pulizia e sanificazione in azienda
5. Precauzioni igieniche personali
6. Dispositivi di protezione individuali DPI
7. Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, bagni, ecc)
8. Organizzazione aziendale
9. Gestione entrata e uscita dei dipendenti
10. Spostamenti interni, riunioni, formazione
11. Gestione di una persona sintomatica in aziendale
12. Sorveglianza sanitaria medico competente e RLS

La prima cosa da attuare assolutamente è il distanziamento interpersonale e informare e attuare concretamente.

• L’informazione deve essere fornita a tutti i lavoratori mediante le modalità più efficaci (cartelloni, mail, ecc.) L’obbligo di provare la temperatura in entrata sussiste SOLO PER IL CANTIERE, mentre è facoltativa in tutte le altre attività.
• Ingresso e uscita dall’azienda in modo da evitare assembramenti, sovrapposizioni o vicinanza, limitare al massimo il contatto con fornitori e trasportatori esterni, individuare per questi soggetti o nel caso di accesso del pubblico servizi igienici dedicati.
• La pulizia giornaliera deve essere accurata. La sanificazione può essere effettuata periodicamente e direttamente anche dall’azienda stessa utilizzando i prodotti indicati quali ipoclorito al 0,1% o alcool al 70%. Tale operazione deve essere fatta spruzzando i prodotti lasciandoli agire e non passare subito lo straccio usa e getta. Nel caso di corona virus in azienda, la sanificazione è meglio che venga effettuata da ditta specializzata iscritta alla CCIAA.
• Particolare attenzione va posta agli spazi comuni e agli spogliatoi, nonché ai bagni.
• Si deve prevedere un accesso agli spazi comuni contingentato, ventilazione continua dei locali, tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano, oltre a garantire sanificazione periodica e pulizia giornaliera;
• è prevista l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, liquido detergente, guanti, occhiali, ecc.). È inoltre previsto, che nei luoghi di lavoro, sulla base del complesso dei rischi valutati e delle diverse attività dell’azienda, devono essere adottati idonei DPI;
• la sorveglianza sanitaria prosegue con il rispetto delle misure igieniche contenute nelle indicazioni del ministero della Salute (decalogo). Si specificano, inoltre, le misure di sorveglianza sanitaria; in particolare, il medico competente può suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e per proteggere la salute dei lavoratori, come l’esecuzione del tampone. Inoltre, il medico deve procedere ad identificare i soggetti particolarmente fragili, con particolare attenzione all’età;
L’ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Impresa Parma ha istituito un servizio di assistenza per le aziende in merito alla corretta applicazione del Protocollo e alla stesura della documentazione necessaria per dare dimostrazione dell’avvenuto recepimento.

Info: ambientesicurezza@aplaparma.it

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