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  • Parrucchieri ed estetisti: chiarimenti su consegne e sulla fase due
20 Aprile 2020
Le attività di acconciatura ed estetica sono sospese fino al 3 maggio e non sono ancora state date indicazioni riguardo la data di riapertura e sulla fase 2.
Resta possibile la vendita dei prodotti inerenti ai trattamenti che normalmente vengono venduti in negozio e precisiamo che in seguito al dpcm 10/04/20 in vigore dal 14 aprile 2020, sono state definite nuove modalità per i titolari che si recano nella sede della ditta:

In particolare l’art. 2 comma 12,  prevede che, previa comunicazione al Prefetto di competenza:  (alleghiamo modello messo a disposizione da sabato)

è ammesso l’accesso ai locali aziendali per l’attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione.
A questo proposito sottolineiamo che non sono ancora state chiarite le modalità di pulizia e santificazione né quali attrezzature potrebbero essere necessarie al momento della riapertura per le vostre aziende quindi non acquistate materiali dai fornitori.
È consentita la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.
Come specificato nelle FAQ della Regione Emilia-Romagna la consegna al domicilio su ordinazione si configura come una diversa “modalità organizzativa di vendita” rispetto alla forma di vendita in negozio ed è consentita in questo periodo emergenziale anche alle attività chiuse alla clientela; quindi non si ritiene necessaria una SCIA.
E’ assolutamente vietato l’acceso al domicilio del cliente per effettuare trattamenti così come l’accesso ai locali da parte di clienti. Si consiglia tuttavia ancora estrema prudenza rispetto allo stazionamento nel negozio chiuso.
La Regione Emilia-Romagna aveva, infatti, precedentemente precisato che: “Dal momento che è ammessa la consegna a domicilio anche per attività chiuse, si ritiene che il titolare dell’attività possa recarsi in negozio/sede per organizzare e svolgere l’attività di consegna a domicilio su ordinazione, fermo restando che l’esercizio deve essere chiuso alla clientela”.
Per quanto concerne la possibilità della consegna diretta, non riteniamo esistano chiarimenti sufficienti (peraltro già richiesti) per muoversi in tranquillità.
Infatti nel dpcm 10/04/20  all‘articolo 1 si legge: 1) Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: a) sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e, in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute e resta anche vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale comprese le seconde case utilizzate per vacanza;

se quindi pare possibile andare in negozio per spedire merci tramite un corriere, resta di dubbia interpretazione chi possa valutare le comprovate esigenze per la consegna diretta.

Consigliamo quindi prudenza in tal senso. Sarà nostra premura aggiornarvi appena avverranno modifiche alla situazione attuale.

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