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  • BANDO REGIONALE PER INVESTIMENTI PRODUTTIVI NELLE AREE MONTANE
3 Febbraio 2020

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il bando che intende sostenere le imprese localizzate nelle aree montane della regione, che hanno avviato percorsi di riorganizzazione e rilancio produttivo, anche a seguito del superamento di situazioni di crisi e della definizione di accordi con le controparti sociali al fine della salvaguardia e dell’incremento occupazionale (delibera di giunta n. 2350 del 22 novembre 2019).

Le  domande dovranno essere presentate a partire dalle 10 del 12 febbraio 2020 e fino alle 13 del 26 marzo 2020.

  • Destinatari
    Imprese, di qualsiasi forma giuridica che, al momento della domanda di contributo, abbiano superato o stiano superando situazioni di crisi e difficoltà tramite:
    l’avvenuta stipula di appositi accordi istituzionali con le organizzazioni sindacali, le parti sociali e le amministrazioni competenti finalizzati a garantire la continuazione dell’attività e la salvaguardia dei livelli occupazionali con l’avvio di programmi di riorganizzazione aziendale e/o di crisi aziendale e/o la stipula di contratti di solidarietà prodromici all’accesso alla cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS), così come previsto nel D. Lgs. n. 148/2015;
  • l’avvenuta realizzazione di operazioni di acquisto e controllo dell’impresa da parte dei dipendenti della stessa Workers Buy Out.

  • Interventi ammissibili
    I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a 100.000 Euro.
  • Gli interventi finanziati devono prevedere la realizzazione, attraverso un complessivo ammodernamento degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature, di investimenti produttivi finalizzati:
  • ad introdurre percorsi di innovazione tecnologica nelle imprese, che abbiano una ricaduta positiva in termini di innovazione di processo, di prodotto, di servizio e organizzativa; alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale dei processi produttivi e dei servizi.

Tali interventi devono essere effettuati in una o più sedi operative o unità locali localizzate nei comuni montani che nella nostra provincia sono:  Albareto, Bardi, Berceto, Calestano, Corniglio, Fornovo di Taro, Monchio delle Corti, Solignano, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Neviano degli Arduini, Palanzano, Tizzano Val Parma, Bedonia, Bore, Borgo Val di Taro, Compiano, Pellegrino Parmense, Terenzo, Tornolo, Varano de’ Melegari, Varsi.

Le sedi operative o le unità locali dovranno risultare dalla visura camerale aggiornata al momento della presentazione della domanda.
Non sono ammissibili interventi che abbiano ad oggetto la realizzazione di impianti per la produzione di energia, anche da fonte rinnovabile.

Le spese ammissibili riguardano:
-acquisto di impianti, macchinari, beni strumentali e attrezzature – nuovi di fabbrica – funzionali alla realizzazione del progetto;
– acquisto di beni intangibili quali brevetti, marchi, licenze e know how;
– spese per l’acquisto di dotazioni informatiche (hardware), per l’acquisto di software e relative licenze d’uso, di servizi di cloud computing funzionali all’esercizio dell’attività e all’offerta o al miglioramento di nuovi servizi e/o prodotti alla clientela nonché per la realizzazione di siti internet ed e-commerce, con esclusione delle spese relative alla manutenzione ordinaria, all’aggiornamento e alla promozione;-
– spese per opere murarie ed edilizie strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei macchinari, beni strumentali, attrezzature e impianti (nel limite massimo del 5% della somma delle spese indicate alle lettere a, b, c);
– acquisizioni di servizi di consulenza specializzata (nel limite massimo del 10% della somma delle spese indicate alle lettere a, b, c, d.).

Nel caso in cui, a seguito dell’esame di merito dei progetti, le voci di spesa di cui alle lettere a), b) e c) dovessero essere riconosciute in misura inferiore a quella indicata dal proponente, le voci di spesa di cui alle lettere d) ed f) saranno riparametrate, secondo le misure percentuali indicate.

I progetti ammessi a finanziamento potranno essere avviati a partire dalla data del 1° gennaio 2020 e dovranno concludersi alla data del 31 dicembre 2020. Ai sensi del presente bando per avvio dei progetti si intende l’assunzione del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni e/o i servizi richiesti o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile la spesa, quali ad esempio la sottoscrizione, per accettazione, del preventivo e/o la sottoscrizione di un contratto e/o la emissione della fattura.

Contributo
E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto, in regime “de minimis”, nella misura pari al 70% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo complessivo concedibile non potrà comunque superare l’importo massimo di € 150.000.
Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ai sensi del presente Bando sono pari 1.000.000 Euro, a valere sull’annualità 2020. Ulteriori importi potranno essere messi a disposizione qualora vi sia una disponibilità ulteriore di risorse.

Scadenza
Le domande di contributo dovranno essere presentate, tramite applicativo Sfinge2020, dalle 10 del 12 febbraio 2020 alle 13 del 26 marzo 2020.

La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a graduatoria.

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