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  • Contributi per apertura attività a Parma
12 Luglio 2019

Il Comune di Parma ha publicato mercoledì 10 luglio l’avviso pubblico, che rimarrà aperto fino al 16 settembre, per l’erogazione di contributi finalizzati all’avvio di nuove attività commerciali o all’apertura di nuove unità locali.
Sarà possibile richiedere contributi per l’avvio di nuove attività commerciali nelle strade di via Garbaldi, via Verdi, b.go Romagnosi, Galleria Polidoro e bassa dei Magnani.
La somma totale messa a disposizione dal Comune è di 150.000 euro e il contributo massimo ad ogni impresa sarà di 10.000 e comunque non superiore al 50% delle spese sostenute.
L’Avviso pubblico si colloca in un progetto più ampio diretto a sostenere e valorizzare il piccolo commercio nel Centro Storico e nelle aree ad esso immediatamente prossime.

Saranno ammesse alla contribuzione le seguenti spese, sostenute a partire dalla pubblicazione dell’Avviso pubblico: opere murarie e assimilate; acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature (comprese quelle informatiche e gli arredi); misure concrete per l’incremento del livello di sicurezza nei luoghi di lavoro, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’introduzione o il potenziamento di sistemi di qualità ambientale; servizi di consulenza e assistenza connessi alle spese d’investimento.

Le attività ammesse ai fini dell’attribuzione dei punteggi sono le seguenti:
–       Commercio di vicinato non alimentare: articoli sportivi, abbigliamento, biciclette, elementi di arredo e design, libri, giocattoli, saponi/detersivi biologici, articoli d’arte/antiquariato.
–       Commercio di vicinato alimentare: generi alimentari da agricoltura biologica o a Km 0, prodotti macrobiotici/biodinamici, merceologie esclusive (quali cacao, caffè, etc.), carne equina, prodotti ittici freschi, salumi/formaggi e prodotti di gastronomia della cultura locale e regionale italiana, vini e spumanti IGP, DOC e DOCG, birre artigianali e liquori tipici della cultura locale e regionale italiana;
–       Artigianato di servizio non alimentare: conservazione e restauro di arredi e complementi, riparazione biciclette, lavanderia e stireria, mestieri tradizionali ex D.P.R. 25 maggio 2001, n. 288 (ad es. lavorazione di abbigliamento su misura, estetisti, acconciatori, etc.);
–       Artigianato di servizio alimentare: succhi/frullati/piatti a base di frutta e verdura fresca, mestieri tradizionali ex D.P.R. 25 maggio 2001, n. 288 (ad es. produzione di paste alimentari), specialità gastronomiche tipiche della cultura locale e regionale italiana.

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