31 Ottobre 2023

Se parliamo di sviluppo, il principio guida nelle scelte aziendali non può che essere la sostenibilità. Per sostenibilità aziendale si intende l’impegno di un’azienda nel dar vita a un modello di business che non solo permetta il sostentamento dell’impresa a lungo termine, ma che sia anche attento all’ambiente, al benessere sociale e a una governance equa e lungimirante. Del resto, la strada è tracciata dall’Agenda 2030 e i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), per cui le aziende, assieme a stati, governi e cittadini, sono chiamate a fare la propria parte, adottando comportamenti aziendali responsabili e sostenibili, in linea con i principi ESG.

È dell’importanza di questo processo di transizione ecologica che hanno parlato durante la Settimana per l’Energia e la sostenibilità voluta da Confartigianato, i referenti di Cribis, Shadan Maria Jashn Tirgan, business development manager, e Guido Bruno Bottone, sales & marketing consultant, società del Gruppo Crif che affianca i decision makers di tutta Italia per supportarli nella pianificazione e nella gestione dei loro processi organizzativi, in tutte le aree aziendali.

Come hanno spiegato i due relatori, la sostenibilità sta entrando sempre più nelle decisioni strategiche del tessuto imprenditoriale italiano, composto in gran parte da pmi e il percorso verso uno sviluppo sostenibile delle piccole e medie imprese italiane è diventato una scelta imprenditoriale e un vantaggio per la competitività di mercato.

L’impegno verso la transizione ecologica è cresciuto al punto che le aziende guardano ai fattori ESG soprattutto per la valutazione dei rischi che possono insorgere lungo la propria supply chain. È proprio la filiera, infatti, al centro del cambiamento: mettere in campo strategie di sostenibilità limitando l’ambito di applicazione alla propria realtà non basta. Per una valutazione complessiva, basata sui criteri ESG, è necessario considerare l’intera filiera: nei processi produttivi mediamente il 90% dell’impatto è determinato proprio dalla filiera dei fornitori.

A questo scopo il Gruppo Crif ha creato Synesgy, il primo network mondiale gratuito dedicato al mondo ESG, che ha l’obiettivo di incrementare consapevolezza e trasparenza nei processi delle filiere produttive. Synesgy è stato progettato anche per le piccole e microimprese italiane: attraverso un questionario approvato dalle organizzazioni imprenditoriali e della sostenibilità, stilato secondo i nuovi standard della Commissione Europea e coerente con le linee guida dell’EFRAG, la piattaforma permette anche alle aziende con piccoli fornitori di valutare la propria supply chain.

I vantaggi di Synesgy, sia per la corretta gestione della propria filiera che per la PMI che si registra come fornitore, sono, del resto, numerosi:

aumenta la possibilità di ricevere finanziamenti,
facilita l’accesso al credito,
permette di partecipare a dei bandi di finanza agevolata dedicati,
contribuisce in modo determinante alla reputazione aziendale e quindi al posizionamento nei confronti dei clienti, degli investitori e in genere di tutti gli stakeholder.
valutare il proprio livello di sostenibilità
ricevere un Attestato Synesgy da pubblicare su sito web e canali social
ottenere un Report Synesgy contenente: – Le informazioni fornite – La valutazione ESG – Benchmark di settore – Piano di sviluppo ESG con dei suggerimenti su come migliorare la propria performance e su dove investire

L’obiettivo di Synesgy è quello di incrementare consapevolezza e trasparenza nei processi delle filiere produttive e gestire rischi operativi e reputazionali collegati ai principi sostenibili, garantendo un vantaggio competitivo e permettendo alle imprese di dimostrare quanto le proprie politiche siano coerenti con i principi ESG.

Info: servizifinanziari@aplaparma.it.

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