La crescente pressione sui costi delle materie prime delle imprese artigiane del comparto alimentare viene traslata in modo limitato sui prezzi di vendita. La salita dei prezzi a monte della filiera non stanno generando tensioni sui prezzi pagati dal consumatore finale, in particolare nei prodotti di pasticceria fresca. I consumi sono in ripresa, ma la fase ciclica dei presenta ancora delle debolezze, in particolare per le piccole imprese: le imprese operanti su piccole superfici che nei primi nove mesi del 2021 registrano vendite al dettaglio ancora inferiori del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, precedente allo scoppio della pandemia.
La spesa per alimentare e bevande di dicembre – L’attesa di consistenti aumenti dei prezzi di gas ed energia elettrica penalizza la spesa delle famiglie di dicembre, mese in cui si concentrano consumi di alimentari e bevande per 14.982 miliardi di euro. Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: a dicembre si registra un valore delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari superiore del 16,7% rispetto alla media annuale.
La qualità dell’artigianato alimentare – La domanda di prodotti alimentari e bevande di qualità è intercettabile da 70.381 imprese artigiane nei settori di alimentare, bevande e dei servizi di ristorazione, pari all’1,6% delle imprese totali, e danno lavoro a 271 mila addetti, pari al 10,4% degli addetti dell’artigianato italiano.
I dati per regione e provincia nell’Elaborazione Flash ‘Il valore dell’artigianato per un regalo di Natale. Focus su Artigianato alimentare – 11a edizione’: per scaricare il report accedi a ‘Consultare ricerche e studi’. Qui le pubblicazioni dell’Ufficio Studi.
In autunno stabile il trend dei prezzi di pasticceria fresca – Sul fronte dei prezzi al consumo, quelli dei prodotti di pasticceria fresca ad ottobre 2021 salgono dell’1,4%, come un anno fa; analoga variazione per il prezzo del pane (era +0,7% un anno prima) mentre le consumazioni di prodotti di gelateria e pasticceria si fermano al +1,2%, in calo rispetto al +2,2% di ottobre 2020. Rimane inferiore ai due punti percentuali la dinamica per ristoranti (+1,8%, era +1,0% a ottobre 2020) e pasto in pizzeria (+1,6%, a +1,0% ad ottobre 2020).
Il confronto con i livelli pre-Covid-19 – L’analisi degli indici in serie storica per valutare la dinamica dei prezzi rispetto al pre-pandemia, si osserva che ad ottobre 2021 le materie prime alimentari sono salite del 20,3% rispetto alla media del 2019, a fronte di un aumento dei prezzi alla produzione del 3,3%, mentre i prezzi al consumo dei prodotti di pasticceria fresca sono diminuiti del’1,7%.
Il confronto internazionale – Ad ottobre 2021 i prezzi per Altri prodotti di panetteria e pasticceria – che comprende i prodotti di panetteria escluso il pane, altri prodotti di panetteria e pasticceria freschi e confezionati – sono stabili in Italia (0,1%) e Francia (0,2%), mentre salgono dello 0,7% in Spagna, dell’1,4% in Eurozona e del 5,3% in Germania.