5 Marzo 2024

Un nuovo pacchetto di credito d’imposta per incentivare la transizione ecologica

Il piano “Transizione 5.0” contenuto del decreto legge Pnrr approvato il 26 febbraio, rappresenta un importante strumento utilizzato per sostenere la competitività delle imprese e stimolare i loro investimenti in innovazione.

In questa ottica, il ministero delle Imprese e del Made in Italy sta predisponendo un nuovo pacchetto di credito d’imposta, complementare a quello previsto per la Transizione 4.0, volto a incentivare investimenti a favore della Transizione 5.0.

L’obiettivo è di supportare le imprese che abbracciano l’innovazione e adottano soluzioni tecnologiche all’avanguardia, anche digitali, per incrementare l’efficienza energetica e promuovere l’autoconsumo e l’autoproduzione di energia rinnovabile.

Possono accedere all’incentivo qualsiasi imprese con sede in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalle dimensioni e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

Sono agevolabili gli investimenti effettuati nel 2024 e 2025 (acquisto o leasing) in beni strumentali materiali e immateriali, tecnologicamente avanzati e interconnessi ai sistemi di fabbrica, a condizione che siano usati in progetti di innovazione che riducano i consumi energetici.

Gli interventi finanziabili comprendono: acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 mirati a potenziare l’efficienza energetica; acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili; spese dedicate alla formazione del personale per lo sviluppo di competenze relative ai temi della transizione verde.

Le attività per acquisto di beni dovranno generare dei risultati minimi in termini di efficienza energetica o risparmio di energia: riduzione dei consumi energetici del 3% del fabbisogno aziendale
oppure riduzione del 5% dei consumi energetici di uno specifico processo.

Le risorse destinate al credito d’imposta sono 6,3 miliardi di euro, grazie alla nuova versione del Pnrr per investimenti effettuati nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

La dotazione si distribuisce nel seguente modo:
• 3,78 miliardi di euro per l’efficienza energetica
• 1,89 miliardi di euro per autoconsumo e autoproduzione di energia da fonti rinnovabili
• 630 milioni di euro per la formazione del personale

Le aliquote a cui le imprese possono accedere variano in base alla classe di efficienza energetica raggiunta (definite in 3 classi) e alla quota di investimento.

Investimenti fino a 2,5 milioni di euro:
◦ Classe I: 35%
◦ Classe II: 40%
◦ Classe III: 45%

Investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro:
• Classe I: 15%
• Classe II: 20%
• Classe III: 25%

Investimenti tra 10 e 50 milioni di euro:
• Classe I: 5%
• Classe II: 10%
• Classe III: 15%

Per la formazione l’aliquota prevista è del 10% su un investimento massimo di 300 mila euro.

Le aliquote sopra indicate sono già comprensive delle attuali aliquote di transizione 4.0.
Le imprese che non raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica ma acquisteranno beni 4.0 potranno comunque continuare a beneficiare degli attuali incentivi del piano Transizione 4.0 con aliquote più basse.

Per accedere al contributo le imprese dovranno presentare comunicazione al ministero prima e dopo il completamento dell’investimento. La piattaforma servirà per la gestione di certificazione e il monitoraggio e controllo dell’andamento della misura.

Sarà necessario certificare il progetto sia “ex ante”, per attestarne la conformità ai criteri minimi di riduzione del consumo di energia, sia “ex post” per verificare l’effettiva realizzazione degli investimenti in corrispondenza con quanto dichiarato “ex ante”.

La certificazione dovrà essere redatta da un valutatore indipendente e per le pmi le spese per la certificazione saranno riconosciute in aumento del credito d’imposta fino a 10mila euro.

Sono attesi due decreti che definiranno gli aspetti tecnici, l’individuazione dei requisiti dei certificatori e dei formatori cui le imprese si potranno rivolgere per le spese di formazione agevolabili.

L’ufficio credito è a disposizione per ulteriori informazioni.

Info: servizifinanziari@aplaparma.it

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